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mercoledì 22 ottobre 2014

Una borsetta ricamata con il brick stitch / Brick stitch purse

La borsina finita: circa 9x11 cm più 3cm di nappine. /
The finished purse: 9x11 cm plus 3cm of tassels.
Si ritorna al brick stitch, ma stavolta si fa sul serio.
Il brick stitch è un ricamo tipicamente tedesco, arrivato anche in altre zone, quali ad esempio Belgio e Svizzera, ma forse anche in Spagna , utilizzato tra il XIV e il XV secolo per decorare borsine, reliquiari e anche manufatti più grandi, quali ad esempio drappi ricamati con scene religiose utilizzati in conventi e chiese. Il punto è di esecuzione piuttosto semplice: si tratta di un tipo di ricamo contato in cui i punti vengono applicati, sempre verticalmente, uno accanto all’altro e permette di realizzare prevalentemente motivi geometrici. In Italia non mi risulta sia attestata la produzione di questo tipo di ricamo o il ritrovamento di qualche reperto, ma non era insolito che piccoli oggetti preziosi venissero importati anche da lontano (come le “burse franzische”, borsette francesi, spesso menzionate negli inventari).
Lo schema che ho utilizzato è questo : è stato ricavato da una tappezzeria prodotta probabilmente in Sassonia intorno al 1400. Le dimensioni della mia borsina sono 9 x 11cm circa + 3 cm di nappine e rispecchiano quelle piuttosto ridotte di diversi reperti.
L'inizio del ricamo. / The beginning of the embroidery. 
Materiali utilizzati
- Supporto per il lavoro: telaio quadrato di legno. Qui in un mio vecchio post e qui su Historisk Garderob potete trovare qualche attestazione di telai.
- Lino per il ricamo contato, con 11-12 fili per centimetro, 2 pezzi di circa 15x15 cm.
- Lino azzurro pallido per la fodera: 2 pezzi di circa10x13 cm.
- Seta a filamento proveniente da Devere Yarns, 1200 denier (60 fili) per il ricamo e per la copertura decorativa delle cuciture. I colori sono: Midnight (40) per il blu, Beeswax (55) per il giallo e Glace (67) per il rosso. Nel mio caso, sono serviti 2 rocchetti da 25m del colore principale (il blu) per completare la borsa, mentre per gli altri colori è stato sufficiente 1 solo rocchetto. 
Due parole sulla scelta dei materiali. Non esitate a scegliere la seta per i vostri ricami: su Medieval Silkwork Isis Sturtewagen spiega perché la seta “a filamento”, non ritorta, è il materiale giusto per questo tipo di riproduzione. Il costo dei filati di Devere Yarns non è così alto da spingere a optare per dei ripieghi: 25 metri costano meno di 2,50 euro, i colori sono tantissimi e trovarne di compatibili con i colori documentabili nel medioevo non è difficile. Non avete scuse: il segreto è trovare un’amica rievocatrice che voglia di fare un ordine e dividere con voi le spese di spedizione, e fidatevi, non farete fatica a trovarla!
- Filo di lino blu 33/2 per cucire la fodera
- Filo di seta giallo molto fine per la copertura decorativa delle cuciture. 
- Filo da asole di seta 24/3 giallo per intrecciare i cordini e per le nappe gialle
- Filo di seta blu 70/3 per le nappine
- Tempo: ho calcolato approssimativamente che per l’intero lavoro ho impiegato almeno 45 ore.
A questo punto della seconda metà della borsa ho finito il
primo rocchetto. / At this point of the second piece of the bag
I finished the first 25m of blue silk. 
Procedimento
Dopo aver scelto le dimensioni della borsa, ho tagliato i due pezzi di lino per il ricamo contato e ho messo il primo sul telaio. Ho iniziato il ricamo facendo una piccola prova con tutti i colori, poi ho continuato procedendo sulle linee orizzontali del disegno, cercando di utilizzare fili abbastanza lunghi (la lunghezza di un braccio) per rendere il lavoro più resistente. Una volta ultimati i ricami, ho foderato ogni metà singolarmente con il lino azzurro e le ho poi attaccate con una cucitura “a vista”, che ho poi ricoperto con questa tecnica  in cui si utilizzano due fili della stessa tipologia di seta usata per il ricamo (io ho scelto rosso e giallo) e si fanno passare uno dentro l’altro, fissandoli con un terzo filo generalmente più sottile. Questo tipo di finitura è presente anche in alcuni reperti (ad esempio questo): ho eseguito la copertura decorativa sia sulle cuciture laterali che sui bordi inferiori e superiori della borsa. Ho realizzato i laccetti per chiudere la borsa e quello per appenderla alla cintura con un intreccio a due fili e, per concludere, ho realizzato le nappine (qui  potete trovare le istruzioni). 
Siti Utili
MedievalSilkworksito fondamentale, utili in questo caso gli articoli sotto le etichette “pouches” e “embroidery”
* Wymarc.com: potete leggere qui  un articolo sul contesto storico in cui si sviluppa il brick stitch e qui potete trovare qui alcuni schemi per il ricamo e l’analisi dettagliata di alcuni reperti (mi risulta sia l’unico sito ad avere anche schemi sulla struttura complessiva delle borsine.)
* Medieval Crafts: potete trovare sotto l’etichetta “brick stitch numerosi schemi, ricavati non solo dalle borsine esistenti ma anche da alcuni pezzi più grandi, e le immagini di diversi originali e riproduzioni.
* Alcune immagini ravvicinate di reperti qui.
*  La Cotte Simple: articolo sulle borsine “aumoniere con una panoramica generale sulle diverse tipologie esistenti.
Nappine: non hanno un'aria felice? / Tassels: don't they look happy?
***
Back to brick stitch, and this time for real.
Brick stitch is a German embroidery technique that reached also other territories, like Belgium, Switzerland and maybe also SpainIt was used between 14th and 15th century to decorate purses, relic purses and bigger textiles, like hangings used in convents and churches. The stitch is quite simple in its execution: it’s a counted work where stitches lye vertically one close to the other, to realize geometrical figures. I’m not aware of any finding documenting tge production or the import of this kind of embroidery in Italy, but what I can say is that it wasn’t unusual that small, precious items were imported from far countries (like the “French purses” often mentioned in Italian inventories).

The pattern I used is this one: it comes from a hanging probably made in Saxony around the year 1400. The purse is 9x11cm plus 3cm of tassels: its small dimension reflects the size of some findings.
My materials
- As a working tool: a wooden frame. Here  on my previous post and here on Historisk Garderob you can find some more information about medieval frames.
- Evenweave linen for counted embroidery, with 11-12 threads/cm, 2 pieces of 15x15cm.

- Pale light blue linen for the lining: 2 pieces of 10x13cm.
- Filament silk from Devere Yarns, 1200 denier (60 threads) for the embroidery and for the decorative braided seams. The colours I chose are: Midnight (40) for the blue, Beeswax (55) for the yellow and Glace (67) for the red. For my purse I needed more than 25m of the main colour (blue), while 1 bobbin of 25m of lenght was enough for the other colors. 
A couple of words about the materials. Don’t hesitate to choose silk for your embroideries: here on Medieval Silkwork Isis explains why filament silk is the right choice for this kind of reproductions. Devere Yarn’s threads are actually affordable: 25 meters cost less than 2,50 euros, there’s a lot of beautiful colors that can be searched to find the ones more appropriate for the Middle Ages. You have no excuses: the trick is to find a re-enactor friend who wants to place and order with you and share with you the shipping costs, and trust me, you’ll easily find one!
- Blue linen thread 33/2 to sew the lining 
- Thin silk thread for the decorative braided seams
- Yellow buttonhole thread 24/3 to make the strings and for the yellow tassels
- Blue silk thread 70/3 for the tassels
- Time: it took me approx. at least 45 hours to complete the work.
Finitura decorativa sull'apertura. / Decorative braided seam on the opening.
Process
First I decided the approximate dimensions of the purse, I cut the 2 pieces of linen for the counted embroidery and put the first in the frame. I started the embroidery making a small attempt with all the colors I chose, then I continued working on the horizontal lines of the pattern, trying to use quite long threads (a arm’s lenght) to make the work more resistant.

After I finished both pieces, I lined every piece individually with the light blue linen and then I sew the 2 halves with a visible seam. I covered it with this technique: 2 threads of silk (of the same kind you use for the embroidery) are braided one into the other and are sewn to the bag with a thinner thread. This kind of finishing technique is seen also on some findings (like this one): I made the decorative braid on the side seams and on the lower and upper sides of the bag. I made the strings to close the purse and to hang it to the belt with a 2-threads braiding technique and, finally, I cut the tassels and attached them (you can see how to do it here )
Useful websites
Medieval Silkwork:  this is a fundamental website, the most useful articles about purses are under the tags “pouches” and “embroidery”.
*Wymarc.com: you can find here an article about the historical context of brick stitch and here  many embroidery patterns and the detailed analysis of some findings (this is the only place where you will find the details about the construction of the extant pouches, as far as I know)
* Medieval Crafts: under the tag “brick stitch you’ll find many patterns from both extant purses and hangings, together with some pictures of the original findings and reproductions.
Here some detailed close-ups of extant pieces
* La Cotte Simple: article about the “aumoniere” pouches with a general introduction about the different extant shapes.


venerdì 3 maggio 2013

Raffigurazione di borsette nell'Inferno di Andrea Orcagna (1348)

Ieri a Firenze ho avuto modo di visitare nuovamente Santa Croce: tra i molti dettagli interessanti che ho potuto osservare negli affreschi (ma non quelli della Cappella Maggiore con gli affreschi delle Storie di Vera Croce di Agnolo Gaddi, che sono in restauro) mi ha colpito particolarmente uno dei frammenti dell'Inferno di Andrea di Cione detto Orcagna, dipinto nel 1348 e collocato inizialmente nella parete destra della chiesa.
Nel frammento sono rappresentati gli avari e si vedono chiaramente 3 borsette tenute in bocca da un serpente, sorretto a sua volta da un diavolo, mentre è visibile anche una quarta borsetta, riccamente decorata, tenuta probabilmente alla cintola da un altro demone, visibile solo per metà, che regge anche la bandiera con la scritta "Avaritia".


Frammenti dell'Inferno di Andrea di Cione, detto Orcagna (1348)
Firenze, Santa Croce (immagine da Atlante Italiano dell'Arte)
Dettaglio dell'Inferno di Orcagna (immagine da Fondazione Zeri)



Mi dispiace non poter offrire un dettaglio di qualità migliore, ma purtroppo non è possibile posizionarsi frontalmente rispetto agli affreschi (cui ora si accede attraversando il Museo dell'Opera di Santa Croce) né è permesso utilizzare treppiedi per scattare foto.

Spero comunque che da queste immagini si possa trarre qualche informazione riguardo a queste borsette, attestate quindi anche in area toscana alla metà del Trecento. Tralasciando la terza, che sembra un semplice sacchetto legato da una corda, possiamo analizzare brevemente le prime due: entrambe presentano una chiusura realizzata con un laccetto passante e mostrano un secondo laccio che serve per appenderle alla cintura. La seconda appare molto semplice e priva di decorazioni, mentre la prima è rossa e ha non solo due nappine alle estremità del laccetto di chiusura, ma anche 6 nappine in colore contrastante collocate sul lato inferiore. Le nappine inoltre sembrano essere ricoperte nella parte superiore, in modo simile a quello mostrato dai reperti tedeschi.
La quarta borsina risulta ancora più ricca ed elaborata, dal momento che presenta diverse decorazioni (forse ricamate?), tra cui un probabile stemma araldico al centro. Anche in questo caso, si possono notare le nappe di due colori alle estremità del laccio di chiusura e 6 nappine rosse e bianche sul lato inferiore.


lunedì 29 aprile 2013

Borsetta verde

Solo un passaggio veloce per un breve aggiornamento: ho terminato la borsina verde da abbinare al mio vestito trecentesco realizzato con la medesima stoffa. Cucirla mi è stato particolarmente utile, perché, essendo una prova, ho potuto sperimentare liberamente e mi sono accorta di alcune cose che possono essere migliorate. Il modello di riferimento sono ancora una volta le due borse ricamate del Victoria and Albert Museum: dalla prima ho preso spunto per le nappine, ma mi sono rifatta a questa per i cordini inseriti direttamente nella stoffa senza asole.
Qualche nota:

* materiali: l'esterno è misto lino verde, l'interno è cotone bordeaux. (I materiali non sono del tutto storici, ma utilizzerò lana, lino o seta nelle prossime che farò)
* dimensioni: 12x11 (è volutamente molto piccola per non appesantire troppo l'insieme dell'abbigliamento)

* il cordino che la chiude è realizzato con un semplice intreccio a due fili
* il cordino con cui è appesa alla cintura è lungo 40 cm e cucito all'interno, realizzato con il medesimo intreccio a due fili, ma con fili doppi per un maggiore spessore.
* le nappine sono circa 4 cm.



PS: sotto la borsa si intravede il velo di lino: lo possiedo già da tempo, ma l'ho modificato arrotondando il taglio e rifinendo gli orli con il famoso "prillino", cioè l'orlo arrotolato (rounded hem) che mi è stato consigliato di usare per i materiali più sottili. Ora cade molto meglio!