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Quest'anno la destinazione delle mie
vacanze è stata la città di Lanciano, in Abruzzo: situata tra il
mare e le montagne, custodisce una storia plurimillenaria che è
possibile scoprire camminando per le strette vie del centro e
visitando le numerose e antiche chiese o i musei. Recentemente, ai
tesori della città si è aggiunto anche un prezioso e raro reperto
tessile, un paramento sacro probabilmente realizzato nel XIV secolo.
Il luogo e le modalità del
ritrovamento
Era il 2012 quando l'associazione
culturale Amici di Lancianovecchia decise di avviare una raccolta
fondi per poter restaurare la Torre di San Giovanni: era il campanile
della Chiesa di S. Giovanni Battista, edificata nel 610 d.C., che
andò distrutta nel 1943 durante un bombardamento alleato e fu
definitivamente smantellata nel 1949. Nell'aprile 2013 erano emersi
dai lavori di restauro del secondo piano alcune ceramiche databili
tra la fine del XIII e la prima metà del XIV secolo, conservate ora
presso il deposito del Polo Museale Santo Spirito, ma la vera
sorpresa è stato il rinvenimento di un antico manufatto tessile nel
gennaio del 2014. Il reperto è stato infatti rinvenuto murato
all'interno di una delle cavità murarie del piano terreno della
torre: l'ipotesi principale è che sia stato maldestramente
utilizzato per impedire l'accesso dei piccioni all'interno della
struttura, ma vedendo di persona il luogo in cui è stato trovato ci
è venuta in mente anche la possibilità che sia stato nascosto
volontariamente, magari proprio durante la guerra, per evitare che
venisse distrutto dai bombardamenti o trafugato. Gli esperti del
resto affermano che non deve essere stato murato all'interno della
torre troppo tempo fa: nonostante l'umidità e l'azione distruttiva
di insetti e altri animali, il reperto si trova in condizioni
straordinarie.
La casula
Dopo le prime analisi, è stato
possibile riconoscere che il prezioso reperto è una casula, ovvero
un paramento liturgico, datato per il momento intorno alla metà del
XIV secolo. Non si sa quale possa essere la provenienza
dell'indumento, ma non è da escludere la possibilità che sia
appartenuto alla chiesa di San Giovanni Battista o alla vicina chiesa
di Sant'Ambrogio, parrocchia alla quale dal 1827 era stata aggregata
quella di San Giovanni.
Le misure del paramento sono 163 cm di
altezza per 90 di larghezza. La parte ritratta nelle foto (scattate
da Simone Cortese e visibili qui
Prezioso ritrovamento nella Torre di S.Giovanni sul sito di Lanciano News) è quella posteriore: era naturale che
fosse il lato più decorato, dal momento che il celebrante officiava
il rito di spalle ed era dunque l'unica parte della veste visibile ai
fedeli. La parte anteriore della casula è anch'essa conservata e
presenta un'apertura verticale al centro.
Qualche dettaglio in più sulla
casula
NOTA: ho avuto la splendida opportunità di
vedere personalmente il reperto e ho potuto dunque osservare da
vicino i dettagli. Vi prego di considerare gli appunti che seguiranno
non come il parere di un esperto ma come le osservazioni di una
appassionata. Spero che saranno molti gli studiosi e gli esperti che
daranno su questo reperto un parere, certo più attendibile del mio.
- I tessuti
Il tessuto con cui è realizzata la
casula è stato definito come un “tessuto operato” o come
“lampasso broccato” di seta azzurra-blu con fili dorati (di cui
in alcuni punti è ancora possibile vedere la sottile lamina che
ricopre il filo). Tra gli animali rappresentati, è possibile
riconoscere dei cani e forse dei cervi, circondati da motivi
vegetali. Nelle fasce orizzontali, inserite nel tessuto, è possibile
vedere la forma di un uccello (secondo alcuni studiosi, una fenice)
intervallato a una sorta di monogramma inserito in un cerchio, di cui
alcuni studiosi mettono in evidenza il carattere arabeggiante. Il
paramento non è costituito da un unico pezzo di tessuto: sono
infatti ben visibili una toppa inserita sul lato sinistro della
casula e si può notare la discontinuità delle bande orizzontali tra
il lato destro e quello sinistro, così come sulla parte inferiore
lato destro. Si ipotizza che il broccato possa essere di produzione
lucchese o spagnola, ma la sua presenza a Lanciano non sarebbe
eccezionale, dal momento che la città era un importante polo
commerciale nel XIV secolo.
La fodera, che oggi è di un colore
beige-giallastro, potrebbe essere di lino o misto lino. La banda a
forma di croce su cui sono realizzati i ricami, cucita sul broccato,
sembra essere di un materiale simile a quello della fodera. A questa
banda sono applicati gli inserti di velluto, prevalentemente rossi ma
anche gialli e neri: l'intensità di questi colori è davvero
sorprendente.
- I ricami
Il ricamo è prevalentemente costituito
da 12 grandi medaglioni raffiguranti Santi o forse gli Apostoli
intervallati da medaglioni di dimensioni più ridotte in cui è
inscritta una lettera (in alcuni casi ben leggibile come una “S”):
il ricamo è eseguito con fili di seta e fili metallici. Ho cercato
di riconoscere i punti utilizzati nel ricamo: credo di poter
ipotizzare che il viso e i capelli dei santi siano realizzati in opus
anglicanum (split stitch/ punto
erba diviso) con fili sottili di color rosa pallido, giallo o avorio,
mentre i contorni dei volti e i dettagli del viso sono di filo nero.
Le vesti invece, dove sono conservate, sembrano essere realizzate con
lo stesso punto utilizzato per il ricamo di Bayeux (Bayeux stitch /
couching work), con i fili disposti verticalmente, di uno spessore
maggiore rispetto a quello utilizzato per i volti. Lo stesso punto è
usato anche per riempire i medaglioni più piccoli e doveva essere
presente anche lungo i lati della banda centrale, ma i fili, di un
giallo brillante, sono conservati solo in pochi punti. Un filo
argentato abbastanza spesso è invece utilizzato per delineare la
cornice, mentre è più sottile il filo utilizzato per riempire lo
sfondo, applicato verticalmente, in alcuni casi a rappresentare quasi
delle piccole onde. Sono di filo metallico anche le lettere ricamate
sul velluto: non sono ancora state decifrate le parole che
compongono. Sono dunque numerosi e ancora molto brillanti i colori
dei fili di seta utilizzati per il ricamo: giallo intenso, rosa,
avorio, nero, giallo-arancio, verde chiaro, rosa-violetto. Non si sa
quale sia l'origine di questo ricamo, ma si sospetta non sia opera di
manifatture locali e c'è chi ipotizza che sia stato recuperato da un
altro indumento e riutilizzato.
Il futuro della casula e della
Torre di San Giovanni
Attualmente la casula è conservata nel
deposito del Museo Diocesano di Lanciano, in attesa di essere
studiata da esperti ed eventualmente restaurata: futuri
approfondimenti permetteranno forse di individuare con certezza la
provenienza del tessuto e del ricamo, sarebbe anche molto
interessante se venissero studiate le tinture utilizzate. La speranza
degli operatori del Museo, dei membri dell'Associazione Amici di
Lancianovecchia e dei cittadini è che il reperto possa comunque
essere conservato in città. Per quanto riguarda invece la Torre di
San Giovanni, inaugurata il 24 aprile 2014
(Lanciano News: La città che può cambiare: la Torre San Giovanni),
gli Amici di Lancianovecchia auspicano che all'interno della Torre
possano essere conservate almeno le ceramiche rinvenute durante i
restauri e che questo monumento possa attirare l'attenzione di
turisti e cittadini,valorizzato grazie anche a piccoli interventi che
migliorino il suo inserimento nel contesto urbano. Chi volesse
contribuire al restauro della Torre, realizzato interamente a carico
dell'Associazione Amici di Lancianovecchia grazie a raccolte fondi e
operazioni di autofinanziamento, può trovare qui
(Amici di Lancianovecchia)
gli estremi per inviare una donazione o può lasciare direttamente
un'offerta visitando la Torre, dalla quale si ammira, tra l'altro, un
magnifico panorama sulla città, sulle montagne e sulla costa.
Un ringraziamento speciale a Giorgia che ha fatto in modo che riuscissi a vedere il reperto. Spero che questo articolo possa interessare gli altri appassionati e possa contribuire a mantenere vivo l'interesse per questo eccezionale reperto!
Questi sono gli articoli disponibili in rete sul ritrovamento.
Il Centro: Dalla Torre spunta un altro tesoro
Lanciano News: La città che può cambiare: la Torre San Giovanni
Tesori d'Abruzzo
Lanciano News: La città che può cambiare: la Torre San Giovanni
Tesori d'Abruzzo
***
This year I spent my holidays in
Lanciano, in Abruzzo, a beautiful city rising between the sea and the
mountains that keeps a very ancient story which can be discovered
walking through the narrow streets and visiting its many museums and
churches. Recently, a new treasure was added to the rich heritage of
the city: a precious and rare textile find, a liturgical vestment
probably made in the 14th century.
The finding
In year 2012 the
cultural association “Amici di Lancianovecchia” (Friends of
Lancianovecchia) decided to start a foundraising to restore the Tower
of San Giovanni: it was the bell-tower of che church of Saint John
the Baptist, built in 610 A.D. which was destroyed in 1943 during an
American bombing in World War II and was definetly dismantled in
1949. In april 2013 a few ceramic pieces from the XIII-XIV century
were found at the 2nd floor of the tower and are now kept
in the deposit of the local museum (Polo Museale Santo Spirito), but
the most surprising find was the ancient textile found in January
2014, which was walled in cavity in the ground floor of the tower.
The main theory is that it was awkwardly used to keep the pidgeons
out of the building, but when we saw the place ourselves we thought
that maybe it was hidden on purpose, perhaps during the war, to keep
it safe from bombings and thefts: the experts indeed say that it
mustn't have been hidden there for a very long time. In spite of
humidity and the deterioration due to insects and other animals, the
vestment is in amazing conditions.
The casula
After
the first investigations, it was possible to state that the precious
textile is a casula, a
liturgical vestment, attributed for now to the middle of the 14th
century. The provenience of the vestment is not known yet, but it may
have belonged to the church of Saint John the Baptist or to the
nearby church of Saint Ambrogio, parish to which the church of S.
John was joint in 1827.
The vestment is 163cm long and 90 cm
wide: the pictures (took by Simone Cortese Lanciano News: Prezioso ritrovamento nella Torre di San Giovanni,
on the website of the newspaper “Lanciano News”) show the back
part, which was naturally the most decorated since the priest used to
celebrate the mass towards the altar and the believers could only see
his back. The front piece is preserved as well and shows an opening
in the middle.
A few
more details about the casula
NOTE: I had the
great opportunity to see the vestment myself and I could therefore
give a close look to the details, but please consider the following
notes not as an expert's opinion (since I am no expert) but only an
entusiast's remarks. I hope scholars and experts will study this
vestment in the future and give their more valuable opinions.
- The
fabrics
The fabric of the casula
has been identified as a lampas of blue/light blue silk with golden
threads (on a few points it's still possible to see the thin gold
foil that covers the thread). Amongst the animals represented it's
possible to recognize dogs and probably deers, surrounded by vegetal
motifs. In the horizontal bands, woven in the lampas, it's possible
to see a bird (a phoenix, according to some scholars) spaced out with
an arab-looking monogram. The vestment is not cut into a single piece
of fabric: a big patch is clearly visible on the left side of the
casula and also the
inconsistency of the horizontal bands between the left and right side
and in the lower right side. The lampas may have been woven il Lucca
or in Spain, but its presence in Lanciano would not be exceptional,
since the city was an important commercial centre in the 14th
century.
The lining, which today is yellow-ish, could be linen or
mixed linen. The cross-shaped band on which the embroidery is
realized, sewn on the lampas, seems in a similar material. A few
velvet inserts are sewn on this band: most of them are red, but some
are yellow and black as well, and the intensity of this colours is
astonishing.
-The embroidery
The
embroidery consists mostly in 12 big medallions representig saints or
maybe Apostles, spaced out with smaller medallions including a letter
(sometimes it's possible to read a “S”): both silk and metal
threads are used. I tried to figure out the different embroidery
stitches used. I think the faces and the hair of the saints are made
in opus anglicanum
(split stitch) with very thin pink, yellow or ivory threads, while
the outline and the details of the faces are made with thin black
thread. The dresses of the saints, where they are preserved, seem to
have been made in couching work (Bayeux stitch) with thicker threads
laying vertically. The same stitch is used to fill the small
medallions too and must have been used along the sides of the central
band, but the yellow threads are preserved only in a few spots. A
thick silver thread marks the frame of the medallions, while a
thinner one is used to fill it: it's couched vertically in a “wavy”
manner. Also the letters embroidered on velvet are realized in
metallic thread, but the words haven't been deciphered yet. The
colours of the silk threads are therefore many and still very shiny:
intense yellow, pink, ivory, yellow-orange, light green, pink-purple.
The origin of this piece of embroidery is not known but probably it's
not the work of local artisans: it may also have been recovered from
a different garment ad re-used.
The
future of the casula
and of the Tower of San Giovanni
Right now the casula
is preserved in the deposit of the Museo Diocesano of Lanciano,
waiting to be studied by the experts and to be eventually restored:
further studies may allow to identify the origin of the lampas and
the embroidery, and it woul be very interesting to have detailed
studies about the dyeings used too. Professionals of the Museum,
members of the association “Amici di Lancianovecchia” and
citizens all wish that the vestment will be kept and exhibited in
town. Concerning the Tower of Sain Giovanni, opened to the public on
the 24th
of April 2014
(Lanciano News: La città che può cambiare: la Torre San Giovanni),
the members of the association wish that inside the Tower will at
least be exposed the ceramics founded during the restoration and that
this monument could draw the attention of tourists and citizens,
thanks also to small improvement of the nearby area.
The
restoration of the Tower has been completely paid by the foundraising
organized by the association “Amici di Lancianovecchia”: if you
wish to contribute, you can find here
(Amici di Lancianovecchia)
the information to make a donation or you can leave a donation while
visiting the Tower.
Special thanks to Giorgia who made possible for me to see the vestment. I hope
this article will be interesting for other enthusiast and will help
to draw the attention to this exceptional find.
These are the articles about the vestment that can be found online (in Italian):
Il Centro: Dalla Torre spunta un altro tesoro
Lanciano News: La città che può cambiare: la Torre San Giovanni
Tesori d'Abruzzo
Lanciano News: La città che può cambiare: la Torre San Giovanni
Tesori d'Abruzzo
Da restare senza fiato...
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