lunedì 23 dicembre 2013

Calze / Hoses

Appena in tempo per Natale ho finito le mie calze! Potrei provare ad appenderle vicino all'albero e vedere se Babbo Natale mi lascia qualche dono... in realtà di regali me ne sono già fatti a sufficienza: li "scarteremo" insieme quando il mio pacco arriverà.
Les Très Riches Heures du duc
de Berry, Febbraio
Ma torniamo alle mie calze. Dal punto di vista iconografico, ho purtroppo ben poco da dire: non ho mai visto documentazione inequivocabile di area italiana, complice la rarità di raffigurazioni di donne che mostrino le gambe o anche solo i piedi. Un debole indizio della presenza delle calze è, qua e là, un colore brillante che si intravede spuntare dalle calzature.
Una nota interessante proviene da Rosalie's Medieval Woman
Hose, as well as socks, were worn by medieval women. Our model woman Margherita Datini's wardrobe account of 1339 lists both white linen undersocks and long hose of silk or wool. The wife of a wealthy Italian merchant, Margherita had access to commercially produced items in the town, and would have worn what regular women of her class wore. 
Ovviamente sarebbe interessante individuare il documento per un confronto (e verificare la data citata, dal momento che Margherita nasce nel 1360 e muore nel 1423...) e vedere anche quali sono i termini originari tradotti con "undersocks" e "hose".
Tanto per darvi un'idea del modello che avevo in mente cucendo le mie calze, ecco un'immagine dal celeberrimo Les Très Riches Heures du duc de Berry, Francia, 1412 circa: due donne e un uomo si stanno scaldando davanti al fuoco, quella verso il fondo mostra chiaramente delle calze che sembrano arrivare fino al ginocchio, tenute forse ferme da una striscia di tessuto dello stesso colore (mostra anche qualcos'altro, ma non facciamoci caso...!). Anche la donna in primo piano ha probabilmente delle calze marrone chiaro.


Calze terminate, mancano le giarrettiere!
Finished hoses, garters yet to come!
Il modello che ho utilizzato per le mie calze proviene dal Medieval Tailor's Assistant (pag. 104 sgg., fig. 7a): ho scelto il modello privo di cuciture sotto la pianta del piede, fidandomi, senza fare prima una ricerca, e, quando ormai le calze erano cucite, mi sono resa conto che non avevo ancora trovato un solo reperto della forma da me scelta. Per il momento mi assolvo dai miei peccati e tengo queste, quando farò le prossime sceglierò un modello documentato. L'aspetto che ritengo davvero fondamentale, tanto per le calze che per le calzabraghe da uomo, è l'aderenza, il fitting. Per ottenerlo, è importante partire da un modello personalizzato: io ho usato della stoffa di scarto e mi sono fatta aiutare a modellarla il più possibile. Riportando poi il modello sul tessuto finale,ho tagliato in diagonale il tessuto, per avere maggiore elasticità (dagli schemi del Medieval Tailor's Assistant dovrebbe risultare abbastanza chiaro il procedimento.)
Ho scelto della spessa lana grigia, per le mie calze, e ho cucito tutto a mano utilizzando del filo di lino bianco incerato. Ho usato il punto indietro per le cuciture principali, ho ribattuto tutte le cuciture usando il sottopunto (un lavoro lungo e noioso, ma utile per non avere la pressione della stoffa non ben distesa e anche per irrobustire le cuciture, evitando che la lana si sfilacci) e ho utilizzato, per i piccoli gheroni laterali, la tecnica testimoniata dai reperti della Groenlandia, cucendo cioè dal lato dritto del capo, non a rovescio. La tecnica, che a Battle of Visby abbiamo chiamato "The Perfect Gore", permette di centrare bene il gherone e di evitare i difetti che si possono verificare cucendo a rovescio. (Trovate su La Cotte Simple la spiegazione, utile per i gheroni di ogni capo d'abbigliamento)
Work in progress!
***
I finished my hoses just in time for Christmas! I should hang them near the Christmas Tree and see if Santa will leave any present for me... Actually, I've bought myself enough presents, we'll open them together when my parcel arrives.
But let's go back to my hoses - or stockings. I don't have much to say about artistic sources, because I've never seen any depiction in italian art, also because of the lack of images of women showing their legs or even their feet. A weak clue is, here and there, something coloured which can be seen inside the shoes. An interesting note comes from Rosalie's Medieval Woman
Hose, as well as socks, were worn by medieval women. Our model woman Margherita Datini's wardrobe account of 1339 lists both white linen undersocks and long hose of silk or wool. The wife of a wealthy Italian merchant, Margherita had access to commercially produced items in the town, and would have worn what regular women of her class wore. 
Obviously it would be interesting to find the document to ger more informations (ad verify the reported year, since Margherita was born in 1360 and dies in 1423...) and see also which are the original italian terms translated as "undersocks" and "hose".
Just to give you a clue of the model I had in mind while sewing my hoses, you can see a miniature from the famous Les Très Riches Heures du duc de Berry, France, about 1412: two women and a men are warming in front of the fireplace, the one at the bottom with the blue dress shows hoses reaching her knees, kept in place probably by a strap made of the same fabric (she is also showing something else, but let's not pay too much attention to it...!). The woman at the front may also be wearing light brown hoses.
L'interno del gherone. / The inside of the gore.
The model I chose for my hoses comes from the Medieval Tailor's Assistant (p. 104 and following, fig. 7a): I chose the one without seams under the foot and I admit I made no research before, so I realized only when the hoses where done that I hadn't seen any find having the shape I had chosen. For now, I absolve myself from my sins and I will keep them for a while in order to see how they're working and I will choose a proper shape for the next ones I'll make.
I think the fitting is truly important both for women's or men's hoses: to gain it, it's important to start from a personal pattern. I used scrap fabric and asked for help to make it as tight as possible. Cutting the wool, I decided to make a diagonal cut to have more elasticity (from the Medieval Tailor's Assistant schemes the process results quite clear).
Il piede il gherone visto da fuori. /
The foot and the gore.

I chose thick grey wool for the stockings and I hand-sew them using white waxed linen thread. I used backstitch for the main seams, I flattened all the seams using hem-stitch (a long and boring work, but useful to avoid messed fabric around the foot, to strenghten the garment and to prevent wool from raveling) and I used for the small "side-gores" a technique well documented by the Greenland clothes, i.e. I sew the gores from the right side, not from the wrong one. This technique, which we called "the Perfect Gore" at Battle of Visby, allows to place easily the gore in place and helps to avoid the flaws due to the wrong-side seams. On 
 
La Cotte Simple you can find useful instructions for every kind of garment.

mercoledì 11 dicembre 2013

2. Cuffia di S. Brigida: esempi italiani del XIV secolo / St. Brigit cap: italian examples in 14th century

Come anticipato, vi porto alcuni esempi di cuffie di S. Brigida rappresentate in materiale iconografico italiano del XIV secolo. La mia ricerca non si può certo definire esaustiva, ma credo possa già fornire qualche informazione utile sulla nostra cuffia. Non è sempre stato facile identificarla, e almeno un paio degli esempi che ho comunque deciso di pubblicare possono risultare un po' dubbi. I due elementi che ho considerato probanti per riconoscerla sono:
a) innanzitutto il loop, cioè il laccio che circonda la testa e sorregge in pratica questo modello di cuffia;
b) secondariamente, la forma "a sacco" sulla nuca, dovuta alla presenza dei capelli tenuti sciolti. Questa conformazione si vede in molte delle raffigurazioni più sicure della cuffia e in alcuni casi mi è sembrato un elemento sufficiente per l'identificazione.

As I promised, here I collected some examples of S. Brigit's cap as represented in the XIV century Italian sources. My research is far from being complete, but I think it may give some useful information about the cap. It's not always easy to identify it, and a couple of the examples I decided to publish may be not so certain. To identify it, I searched for 2 elements:
a) the loop that goes around the head and keeps this model of cap in place;
b) the "bagginess" of the back part of the coif over the neck, due to the hair that are kept usually free. This shape is very common in many clear depictions of the S. Brigit cap, so I sometimes considered it a satisfactory element to identify it.


Dalle immagini emerge quindi che la cuffia di S. Brigida è raffigurata indosso a donne impegnate in lavori all'aria aperta (soprattutto nei casi dei Tacuina Sanitatis) o in un ambiente domestico. Probabilmente quindi la sua praticità la rende un capo adatto a svolgere le faccende, insieme agli "asciugatoi" e ad altri semplici panni per il capo, dai quali non è sempre facile distinguerla. Inoltre, ho notato che si trova con grande frequenza nella rappresentazione delle ancelle o levatrici che lavano il bambino nelle varie scene della natività (della Vergine, del Battista o di Cristo): sono stata fortunata a trovare una vasta raccolta di immagini di natività su La Nativité italienne

Analysing the images, it's clear that the coif is worn by women working both in the open air (expecially in the Tacuina Sanitatis) or at home.  The cap it's so practice it can be easly worn when working, together with the "asciugatoi" (towels) and other easy headgears. Moreover, I found out it's very common in the representations on the Nativity (of the Virgin, of John the Baptist or of Christ), worn by the handmaidens or midwives who whash the baby: I was lucky to find a huge collection of nativities in the website La Nativité italienne

Qui sotto trovate la galleria, cliccate sui link sotto le immagini per vedere l'opera completa o ulteriori particolari. Come dicevo, questi sono solo alcuni esempi: mi farebbe piacere sapere se vi sembrano convincenti ed eventualmente ampliare la galleria delle attestazioni, nel caso aveste segnalazioni da aggiungere! 

Below you'll see the gallery, click on the links below the images to see the full paining or further details. As I said, these are just a few examples: I will be happy to hear if they seem convincing to you and I'd love to see more depictions in Italian art ad to add them to the gallery, if you have any.


1300, Memmo di Filippuccio, Palazzo del Podestà,
 S. Gimignano: scene di vita privata
Palazzo del Podestà: è raffigurata un'inserviente che prepara il bagno poi il letto per i coniugi. Ingrandendo l'immagine, si vede il laccio sulla parte posteriore della testa. Qui e qui le immagini complete. / 
Palazzo del Podestà: the housemaiden is preparing the bath and then the bed for a couple. Magnifing the picture, it's possible to see the loop. Here e here the complete image.
1303-1305, Giotto, Cappella degli Scrovegni, Padova
Annunciazione ad Anna.
Osservando i copricapi delle inservienti in un'altra scena, la nascita della Vergine, si nota la particolare cuffia della fanciulla di destra. /
 Observing the headgear of the maidens in another scene,  the Nativity of the Virgin, it can be seen the peculiar coif of the maiden on the right.

1323, Miniatore biadaiolo, Natività, Metropolitan Museum of Art,
New York.


1328, Simone Martini, il Beato Agostino salva bambino caduto dalla culla,
Siena (Polittico di S. Agostino da Novello)
Questo interessante esempio mostra come fosse possibile indossare un velo sopra la cuffia, che è ovviamente un supporto molto comodo su cui fissarlo per mezzo di spilli. La donna raffigurata è la balia. / This interesting example shows how the veil was worn over the coif, comfortably fixed with pins. This woman is a maiden who's taking care of the child.


Metà XIV sec., Maestro di Offida , Madonna con Bambino in trono e angeli, Chiesa di S. Maria Maggiore, Tursi
L'immagine è molto piccola, ma la donna che indossa la cuffia è nella seconda scena della colonna di sinistra, la "Natività di Giovanni": è una levatrice e indossa un abito verde e giallo. / The picture is very small, but the woman whos' wearing the cap is in the second scene in the left column, the "Nativity of John": she's a midwife and she's wearing a green and yellow dress.
1350- 1375, Bartolo di Fredi, San Nicola di Bari con le tre fanciulle, part.,
San Lucchese.
In questa immagine si può vedere che il loop in questo caso non è costituito da un unico pezzo ma sono due parti chiuse con un fiocco. / In this picture we can see that the loop it's not a one-piece strap but it's made with two strings closed with a knot. 



1395, Spinello Aretino, Natività, particolare
Courtault Institute of Art



 c. 1370-1400 Tacuinum Sanitatis (ONB Codex Vindobonensis, series nova 2644)
 fol. 104v, abbigliamento di lino
 c. 1370-1400
Tacuinum Sanitatis (ÖNB Codex Codex Vindobonensis, series nova 2644)
Raccolta dell'Issopo



Fine XIV sec, Ms.4182, Theatrum Sanitatis Biblioteca Casanatense
tav.47, spinaci; tav. 94, fagioli; tav. 120, pane; tav. 169, acqua. 

Anche qui si può vedere come il loop sia fissata con un fiocco. / Here we can see a knot instead of a loop too.


Nouvelle acquisition latine 1673, Tacuinum Sanitatis di Parigi
fol. 11, Raccolta delle castagne; fol. 58, Mercante di burro; fol. 96, acqua; fol. 97, donna che fa il bagno
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