domenica 29 dicembre 2019

"With one needle": un libro sul needlebinding / "With one needle": a book about needlebinding

"With One Needle. How to nålbind" - Mervi Pasanen

La prima volta che ho incontrato Mervi è stato al suo workshop di needlebinding, a Battle of Wisby 2013. Non sapevo niente di questa tecnica, ma ero comunque curiosa di provare: scoprii così che il needlebinding, che letteralmente significa "legare con l'ago", è una tecnica molto antica (di cui ci sono testimonianze già 4000 anni fa) e ancora oggi diffusa in particolare in Nord Europa. Nota nel bacino del Mediterraneo a Egizi e Romani e diffusa presso le popolazioni vichinghe nei Paesi Scandinavi, questa tecnica viene utilizzata fino al Medioevo per realizzare prevalentemente guanti, calzini e berrette di lana. L'unico strumento necessario è un semplice grosso ago, realizzato in osso, legno o metallo.

The first time I met Mervi was at her needlebinding workshop, duing Battle of Wisby 2013. I didn't know anything about this technique but I still wanted to try it. I found out that "needlebinding" means "to bind with a needle" and that is a very old technique. There are findings from 4000 years ago and it's still practiced nowadays in Northern Europe. Needlebinding was used by the Egiptian and the Romans, it was known by the Vikings and it was used also in the Middle Ages. It was mainly used to make gloves, socks and hats. The only tool required is a simple, big needle made of bone, wood or metal. 

La versione finlandese del libro e i miei primi calzini realizzati
con il needle binding. / The finnish version of the book and my
needlebound socks.
Ci è voluto un po' di tempo, ma durante una gita in Finlandia e grazie alla pazienza di Mervi, l'anno scorso ho ripreso in  mano l'ago e ho completato il mio primo paio di calzini. Ho ricevuto anche il suo libro dedicato al needlebinding, che è stato una preziosa guida grazie alle chiare foto dei passaggi, anche se l'unica versione disponibile in quel momento era quella finlandese. Sono quindi stata ancora più felice di scoprire che era in programma anche una traduzione inglese: ora che ce l'ho tra le mani, posso finalmente apprezzarlo pienamente.
Il libro è dedicato in particolare alla tradizione finlandese, che è rimasta ininterrotta dall'antichità ad oggi. Nel libro troverete:
- una prefazione e un'introduzione storica sul needlebinding, da cui è possibile avviare ulteriori ricerche più dettagliate
- un'introduzione sulla tecnica e sui materiali utilizzati (filati e aghi)
- una sezione dettagliata e ricca di fotografie dedicata all'avvio del lavoro, in cui vengono illustrate le tecniche possibili, dalle più semplici a quelle più complesse che prevedono anche più colori, e le istruzioni per calare e crescere i punti.
- la spiegazione delle diverse tipologie di punto utilizzate nel libro e le modalità di annotazione
- le istruzioni su come realizzare le parti "critiche" di guanti e calzini, ovvero il pollice e il tallone
- infine, un'ampia sezione con le istruzioni per realizzare numerose tipologie di guanti, calzini, cappelli e scialli con modelli e decorazioni diversi, corredate dalle indicazioni sulla tipologia e sulla quantità di lana richiesta per il progetto e accompagnati da foto a colori dei progetti finiti.

It took me some time, but during a trip to Finland and thanks to Mervi's patience, last year I picked up my needle again and I made my first pair of socks. I also received her book about needlebinding, that was a very helpful guide with its clear pictures of the instructions, even though the only available version was the Finnish one. I was very happy to hear there was an English translation coming: now that I have it in my hands, I can fully appreciate it. 
The book is focused on the Finnish tradition, "one of the few ones in the world that has remained unbroken through centuries". In the book you will find:
- a preface and an historical introduction about needlebinding, which is a good starting point for more research

- an introduction about the technique, tools and materials (yarn and needles)
- a very detailed section about the starts with lots of pictures, from the easy ones to the most difficult ones, with up to 3 colours, and the instruction about how to increase and decrease
- the description of the stitches used in the book and their notation
- the instructions on how to make the most sensible parts of socks and mittens, i.e. heels and thumbs
- a wide section with the instructions to make several kinds of mittens, socks, hats and shawls, with different patterns and decorations, complete with the kind and amount of yarn needed and pictures of the finished projects.
Una pagina di esempio: come fare il pollice dei guanti. /
A sample plage: how to make the thumb in mittens.

Il libro contiene tutto quanto è necessario sapere sul needlebinding per iniziare a praticarlo e per riuscire a portare a termine i propri progetti, senza sentirsi smarriti di fronte a una tecnica nuova e magari poco conosciuta, grazie alle istruzioni dettagliate e chiare che possono essere seguite passo-passo (anche per chi non conoscesse bene l'inglese). Un altro aspetto che apprezzo molto di questo libro è la versatilità degli oggetti che si possono realizzare: alcuni tipi di calzini o di guanti sono ispirati a dei reperti originali e possono quindi essere utilizzati anche per la rievocazione, ma possono essere indossati anche nella vita di tutti i giorni. Cosa c'è di meglio di un allegro paio di colorati guanti a righe in una grigia giornata di pioggia, o di un bel paio di calzettoni di lana per tenere i piedi al caldo in casa? Proprio per questo il libro non si rivolge esclusivamente ai rievocatori, ma a tutti gli appassionati di artigianato tessile, magari desiderosi di imparare una tecnica diversa dal più comune lavoro a maglia o uncinetto. Le potenzialità sono davvero infinite: una volta che avrete familiarizzato con la tecnica, potrete anche portare un progetto sempre con voi, visto il minimo ingombro degli strumenti necessari, e divertirvi ad osservare le espressioni stupite di chi vi vedrà utilizzare una tecnica mai vista prima!
Alcune opzioni per decorare i guanti. / Many options for decorating gloves.

The book has everything you need to know to start needlebinding and to be able to happily finish your projects, without feeling lost in front of a new and not-so-well-known technique, as the instructions are clear and easy to follow.
 I also love that you can needlebind socks and mittens for re-enactment, as some of the patterns are based on historical finds, but also for everyday life. What can make you happier than a colourful pair of striped mittens on a gray rainy day? What's better than a thick pair of wool socks to keep your feet warm? That's why the book is not only for reenactors, but for all the textile crafts enthusiasts who would love to learn a new craft, something different from the more common knitting or crochet.  There are endless possibilities, and once you have become familiar with the technique, you can bring your project along with you wherever you go, as you only need a small needle to work with. You will then have some fun looking at the suprised faces of people who will look at you while needlebinding and wonder what kind of new technique you are using! 

L'autrice / The author: Mervi Pasanen: Swan River Crafts
Mervi è un'artigiana esperta e versatile, che da anni studia e insegna numerose tecniche antiche, tra cui la tessitura a tavolette e il needlebinding. Mervi is an experienced and versatile textile crafter: she has been studying and teaching anciet techniques, i.e. tablet weaving and needlebinding, for many years.

L'editore/ The publisherChronocopia Publishing

La pagina Facebook del libro / The Facebook page of the bookWith one needle - How to needlebind

Dove trovare il libro/ Where to find the book:
Amazon
Handelsgillet

giovedì 22 agosto 2019

I vestiti di robbia / The madder dresses

Gli abiti finiti e la ricostruzione della scena tratta dalla miniatura (Ms. Casanat. 4182, tav. 119). /
The finished garments and the reconstruction of the scene from the manuscript. (Ms. Casanat. 4182, tav. 119)

Dopo qualche anno di piccole o grandi sperimentazioni con la tintura e dopo aver finalmente acquisito una pentola sufficientemente grande, nella primavera del 2018 ho deciso che era il momento giusto per dedicarmi a un progetto più impegnativo: volevo avere un intero set di vestiti, composto da veste e sopraveste, tinto con la robbia, una materia tintoria con cui ho una certa familiarità e con la quale speravo di ottenere colori soddisfacenti, utilizzando diversi bagni. Ho trovato varie immagini, in particolare nei Tacuina Sanitatis, che mostrano l’accostamento di vesti e sopravvesti di tonalità simili. Ne ho scelta una in particolare, che mostrava anche l’allacciatura sul fianco, perché volevo utilizzare questa modalità di chiusura per ottenere un modello aderente (Ms. Casanat. 4182, tav. 119: "Pane Bianco"). 

Un altro motivo per cui ho scelto questi modelli è la loro ampia diffusione testimoniata da diverse fonti coeve, in particolare dai Tacuina Sanitatis. Utilizzerò questi abiti per rappresentare un ceto medio cittadino, in particolare quando sarò impegnata nel progetto di ricostruzione della Spezieria di Diotaiuti.



After a few years of big or small experiments with plant dyeing, I bought a pot big enough and in Spring 2018 I decided to start a much bigger project. I wanted to plant-dye with madder a full set of clothing, made of a dress and an overdress. I am quite familiar with madder, so I hoped to achieve nice shades of colour, using several baths. I found a few pictures from Tacuina Sanitatis showing women wearing a dress and an overdress in similar colours. As a reference, I chose the one that also displayed a side lacing, as I was going to use this fastening technique to close it and to be able to obtain a fitted model ((Ms. Casanat. 4182, tav. 119: "White bread"). Another reason why I chose this enluminure as a source is because the garments represented are common in many pictures of the period, expecially in the Tacuina Sanitatis. I will use this outfit mainly to represent a middle-class citizen, for example when taking part in the display of Diotaiuti's Apothecary shop.

Dettagli costruttivi della veste. /
The dress construction details.
Per prima cosa ho scelto i tessuti da utilizzare: per la veste, una lana bianca (twill) piuttosto leggera, che avevo già testato in passato per verificare che recepisse il colore, mentre per la sopraveste una lana bianca a tessitura piana più spessa, leggermente follata, acquistata da Faserhaus. Non immaginavo che la lana fosse così bella, si è rivelata un tessuto perfetto da tingere e veramente azzeccato per il progetto. Dal momento che il primo bagno di tintura è quello che offre il colore più intenso, mentre quelli successivi producono colori sempre più tenui, ho deciso di riservare il bagno più intenso alla sopraveste, capo che per eccellenza dovrebbe rappresentare lo status, utilizzato per uscire di casa e presentarsi in pubblico, nonché quello più pesante (in termini di peso del tessuto: circa 2 kg), mentre ho sfruttato il secondo bagno per la veste, più leggera (1,5 Kg) e di uso più quotidiano. Nel terzo bagno invece ho tinto altri scampoli di tessuto. 

First I chose the fabric: a light twill for the dress I had already tested to check it was dyeable and a thicker, plain white wool, tumbled to make it slightly felted, bought from Faserhaus. I couldn’t imagine this wool to be so amazing, it’s a perfect fabric to be dyed and used for heavier garments, such as overdresses or cloacks. Now I had to choose which fabric to dye first: the first bath gives the strongest and most intense colour, while the following baths give lighter and less strong colours. I decided to use the first bath for the overdress, which is the garment that was supposed to show its owner’s status when worn in public and also because it was the heaviest fabric (2 kg). The second bath was going to be used for the dress (and it’s much lighter: 1,5 kg), while the third bath was for some small pieces of leftover fabric.


Esempi dei tre bagni di robbia. /Samples of he three madder dyes.

La pianificazione è tutto! Per riuscire a gestire meglio la stoffa all’interno del pentolone, ho deciso di tagliare i pannelli che compongono gli abiti prima della tintura, tagliando semplici triangoli, rettangoli e trapezi in base a modelli che avevo già realizzato, e lasciando  ampi margini di cucitura anche in caso di restringimento del tessuto durante la tintura. Ho pesato la stoffa, suddiviso i tessuti per i 3 bagni, includendo anche un po’ di filo di lana che avrei utilizzato per cucire, e ho calcolato le quantità di mordente e di robbia che avrei dovuto utilizzare. 
Mi sono servite circa 4 giornate di lavoro per tingere tutti i 5 kg di stoffa: 2 per effettuare la mordenzatura, 2 per la tintura. Per fortuna ho potuto sfruttare una stufa a legna e ampi spazi all’aperto.


L'allacciatura della sopraveste: si vede bene
anche la tipologia del tessuto. / The lacing of the
overdress: note the fabric.
Planning is everything! To be able to manage all that fabric in the pot, I decided to cut the dresses first, making simple squares, rectangles and triangles based on toiles I already had. I left decent sewing allowances and spare fabric, as the wool might shrink when dyed. I weighed all the fabric for the 3 baths, including also some wool sewing thread, then weighed the mordant and madder I was going to use. It took me 4 days to mordant and dye everything (about 5 kg of fabric). Luckily I could use a stove and an open space.

Sono rimasta quasi stordita dalla riuscita del primo bagno: il colore è risultato intenso e soprattutto uniforme oltre ogni mia aspettativa! Il lavoro di cucito è però iniziato dalla veste: ho usato uno dei miei modelli preferiti, con 2 pannelli laterali, ispirato al reperto D10584 (Norlund n. 42) dei reperti di Herjolfsnes. I bottoni sulle maniche sono bottoni cavi, realizzati da noi in ottone sulla base di reperti locali. Ho potuto inaugurare questo vestito a giugno 2018 al Middelaldercentret in Danimarca. 
I bottoni cavi. / The hollow buttons.
La sopraveste invece ha dovuto attendere i mesi autunnali ed invernali. La stoffa mi ha dato grandissima soddisfazione e si è rivelata molto adatta sia per il fitting del busto che per le morbide pieghe dell’ampia gonna. Le maniche, larghe 40 cm al polso, ricalcano i numerosi esempi dei Tacuina Sanitatis: credo sia una misura piuttosto comoda, che permette di muoversi e svolgere attività piuttosto agevolmente, magari ripiegandole un po’. Credo che dovrò intervenire per modificare leggermente la forma della manica sulla spalla, perché la stoffa è rigida e fa un po’ difetto. Una differenza, rispetto alla miniatura di riferimento, è la scollatura, che nel mio caso è molto più ridotta: è forse meno comune, ma comunque presente in altre fonti coeve. 

I was shocked to discover how good the first bath was: the colour is intense and more uniform than I could imagine! I had to start with sewing the dress though: I went for one of my favourite models, with 2 side-panels, based on Greenland find D10584 (Norlund n. 42). The buttons on the sleeves are hollow: we made them according to some local finds. I could wear this dress for the first time in June 2018 at Middelaldercentret in Denmark.
The overdress had to wait for Autumn and Winter to come. The fabric was perfect both for the tight-fitting bust and for the wide gown. The sleeves, that are 40 cm wide on the edge, match many pictures from the Tacuina Sanitatis: I think they are still comfortable to move in and work with, and they can also be folded. I think I will have to alter the sleeve a bit as the fabric doesn’t behave as I would like on the shoulder. A detail that differs from the source is the neckline: mine is much smaller, and maybe less common, but still visible in other sources. 

 
La veste/ The  dress, Middelaldercentret (Danimarca) 2018
La sopraveste / The overdress, Abbazia San Nazzaro Sesia, 2019


Visto che ci tenevo particolarmente a completare l’insieme anche con dei nuovi accessori adeguati, ho realizzato un cappuccio e delle calze in lana verde, tinta da Historical Textiles, e per l’acconciatura un nastrino che ho tessuto a tavolette con della seta tinta da Mervi con il legno del Brasile, che mi ha donato anni fa e che custodivo in attesa del progetto giusto. 

As I wanted to complete the ensemble with new, appropriate accessories, I made a hood and a pair of hoses out of some green wool dyed by Historical Textiles. I also had some filament silk that Mervi plant-dyed with brazilwood and gave me many years ago as a gift: I was saving it for a perfect project, and I used to make a tablet woven ribbon for the hair-style.